SESTA MISSIONE

6-18 " Il passato non muore mai "

di Martina Tognon


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TITOLO: 6-18 - Il passato non muore mai
AUTORE: Martina / Doc. Elisabeth N. Stern
D.S.: 63773.3
D.T.: 09/10/2386
LUOGO: USS Wayfarer - Plancia
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*** USS Wayfarer, Plancia , D.T. 09/10/2386 ore 08:00 ~ D.S. 63773.3 ***

Lo sguardo di T’vol era concentrato sui dati dei sensori.
Non apprezzava la denominazione umana di ‘sesto senso’, trovava che fosse semplicemente il ragionamento logico applicato ai dati che gli umani preferivano scambiare per qualcosa di speciale dote solo di pochi eletti.
Probabilmente se al suo posto in quel momento ci fosse stato il Capitano, o la dottoressa, avrebbero usato proprio ‘sesto senso’ per descrivere un dubbio insinuato nel loro cervello.
Lui invece preferiva semplicemente dire che tutti i dati che avevano in mano, e lui stava da tempo riorganizzando nel suo cervello, lasciavano dei vuoti… ed alcuni creavano domande.

“Comandante Rumar...”

Krell fu stupito della chiamata di T’vol, pensava che tutti stessero semplicemente aspettando che il Capitano Kiron uscisse dal suo ufficio, facendo illazioni su quello che stava succedendo là dentro in quel preciso momento. Come in fondo stava facendo lui stesso.
A rifletterci... certo che doveva aspettarselo, che il vulcaniano andasse avanti per la sua strada, erano esperti in questo gli orecchia a punta.

“Mi dica T’vol.”
“Ci sono delle tracce illogiche.”
“Illogiche? Mi definisca cosa intende con illogiche.”

T’vol si allontanò dalla postazione scientifica per avvicinarsi al centro della plancia, dove Rumar stava seduto fissandolo.

“Stiamo verificando una zona di spazio dove ‘apparentemente’ c’è stato uno scontro a fuoco tra navi romulane e federali. – attese un cenno di conferma, che risultò essere anche vagamente irritato, da parte del Primo Ufficiale – Ovviamente non possiamo negare di essere nel 2386... quello che è illogico Signore è che ci siano tracce di motori a curvatura di vecchia generazione.”

“Quanto vecchia? Signor T’vol? non penso si stupirebbe per una nave di 50 o 60 anni fa.”

“Diciamo paragonabili alle navi federali di seconda generazione. 2250 con una buona approssimazione.”

Rumar aveva troppo rispetto per il vulcaniano di fronte a lui per pensare che non stesse dicendo la semplice verità logica di quanto aveva visto.

=^= Capitano… T’vol ha trovato qualcosa, forse è il caso di parlarne un attimo =^=
=^= Tracce di curvatura di un secolo fa? =^=

Questo sì che era stupefacente!

=^= S...Sì Signore. =^=
=^= Sembra che il Signor Wu abbia avuto dai sensori le stesse letture del Signor T’vol. Riunione in sala tattica tra 5 minuti! Se ne occupi lei! =^=

 

USS Wayfarer – Sala tattica – Pochi minuti dopo

Il Capitano Kiron non riusciva a stare seduto.
In piedi voltava le spalle al gruppo eterogeneo di persone che stava attorno al tavolo della sala tattica, e non riusciva a decidersi a prendere la parola.
Il silenzio era quasi irreale, non c’era mai un tale silenzio a bordo di una nave stellare. Sembrava essersi zittito anche il vago ronzio che tutti dicevano di sentire quando i motori a curvatura erano attivi...

“Michael...?” un sussurro appena udibile dal Consigliere... forse proprio perché fu la voce di Erjn a chiamarlo riuscì a distogliere lo sguardo dal vuoto dello spazio in movimento attorno a loro.

Si girò... semplicemente.

“Allora. Non perdiamoci in ulteriori inutili chiacchiere. Non voglio in questo momento andare a cercare di capire i motivi di alcune cose che sono successe. Al momento la mia priorità è sì la Federazione, ma anche questo equipaggio. Signor Wu... ci parli dei suoi rilevamenti.”

La donna che ancora non era entrata appieno nei meccanismi della nave, aveva in ogni caso abbastanza esperienza per capire quando era necessario reagire in tempi brevi ad una richiesta... soprattutto quando questa era un chiaro ordine.

“Quando sono arriva nel sistema Lorillia, in occultamento, – gli sguardi si incrociarono attorno al tavolo tra i membri ‘anziani’ di quell’equipaggio – ho iniziato una scansione completa del sistema ed ho rilevato delle tracce a curvatura... ma non la nave che le aveva originate. Quello che mi ha colpito è che le tracce erano riconducibili ad un motore... o più... di almeno un secolo fa. Non avevo a disposizione gli archivi per poter effettuare le comparazioni del caso.”

Kiron mosse una mano per passare la parola a T’vol.

“Signor T’vol... a lei...”
“I dati rilevati dal Signor Wu sono sicuramente corretti. Le prime analisi della situazione mi avevano lasciato perplesso per alcune illogicità, un accurato esame della situazione ha rilevato che le tracce a curvatura presenti nel sistema non erano tutte congruenti con quello che ci aspettavamo. Nella fattispecie sono tracce riconducibili ad un motore a curvatura del 2250 circa. Le ultime analisi fatte prima della riunione sembrano indicare un Falco da Guerra Romulano....”

“Impossibile!”

La voce dell’Ammiraglio Rusca interruppe l’esposizione del Tenente T’vol.

“Prego?” chiese Kiron con voce pericolosamente calma.
“Non ha senso che i romulani usino dei Falchi di più di un secolo fa.”
“Signor T’vol?”
“Posso concordare con l’Ammiraglio a livello di logica. Ma i fatti ci dicono una cosa diversa. Inoltre interpolando le informazioni che abbiamo e seguendo a ritroso la rotta di questo ‘Falco fantasma’ possiamo dedurre che sia entrato in spazio federale nella zona vicina alla nebulosa Paulson.”

Il Capitano Kiron si alzò in piedi, chiudendo anche con l’espressività del corpo la riunione.
“Signor Rumar... le lascio la plancia, ci porti alla nebulosa Paulson. Io e l’Ammiraglio Rusca dobbiamo chiarire alcune cose.”
“Sì Signore.”

[FLASH BACK]

USS Enterprise - NCC 1701 - Anno 2267

=^= Diario del Capitano. Stiamo avvicinandoci alla nebulosa di Paulson, i nostri sensori rilevano residui lasciati da motori a curvatura. Nessuna nave Federale è autorizzata a transitare in quel settore, data la vicinanza al confine romulano. Scotty insiste nel dire che può essere pericoloso avvicinarsi troppo alla nebulosa, ma io sono convinto che ai motori penserà come sempre lui. Fine registrazione. =^=

James T. Kirk si alzò dalla poltroncina abbassando in un gesto usuale la parte superiore dell'uniforme. Al suo fianco, silenzioso come sempre, Spock continuava imperterrito a controllare lo spazio.

Falco da Guerra D'fertek - Stesso momento

Successe tutto all'improvviso.

Un attimo prima stavano semplicemente analizzando la nebulosa ed un attimo dopo si erano trovati con una nave federale ad uno sputo di sseikea (n.d.a. animale spazzino, simile ad una jena terrestre).
Stava sospesa nello spazio, muovendosi lentamente.
Stavano chiaramente sondando lo spazio.

"Una buona occasione Legato! possiamo liberarci facilmente di loro!!! una nave di federali in meno."

Una strana euforia, quasi da klingon che fiutano la caccia, si stava diffondendo nella plancia.
Che fosse stimolato dal fatto di essere in territorio reclamato dalla federazione, o dalla presenza di una nave federale…

"Quella non è 'una nave' Zalek!! quella è la nave di Kirk della Federazione!!! Non è il caso di farsi vedere in questo momento! Limitiamoci a seguirlo, Kirk è ‘pane per Navok’... lasciamoglielo."

L’ombra.
Niente come un Falco da Guerra poteva trasformarsi in un ombra.
Una specie di duetto, o di paso doble, iniziò a svilupparsi nello spazio.

L’Enterprise rallentava per analizzare meglio qualcosa, ed il Falco veleggiava a distanza di sicurezza... occultati nell’ombra, pronti ad attaccare ma nello stesso tempo ben lontani dal farlo.

Successe tutto all'improvviso.

La nave federale compì una virata per evitare di entrare direttamente nella nebulosa, limitandosi a costeggiarla.
I klingon li avrebbero definiti codardi!

“Zalek, seguiremo i loro movimenti dal confine esterno della nebulosa, entriamo.”

Il Falco non virò, si infilò appena nei tentacoli finali della nebulosa. Come un uccello che entrasse ed uscisse da sbuffi di nebbia.
Peccato che i federali non potessero vedere la maestosa bellezza di uno dei gioielli della Flotta Romulana.

Successe tutto all'improvviso.

Un sobbalzo violento e per un istante che sembrò a tutti incredibilmente lungo sembrò venire a mancare persino il supporto vitale.
Tutti gli allarmi sonori sembrarono attivarsi contemporaneamente.
Il falco sobbalzava come un uccello preda di un vento troppo forte per poterlo dominare, oppure come un rapace ferito che cercasse disperatamente di mantenere il controllo riuscendo solo a sobbalzare nell'aria... sapendo che la caduta è il solo finale possibile...

Immediatamente dopo tutto tornò normale...

“Legato. La nave federale...”
“Cosa Zalek... continua...”
“Non c’è più... è sparita...”


 

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Cmd. Doc. Elisabeth Nerftiti Stern
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